L’esercizio fisico fa bene alla memoria
Come spiega Stefano Farioli-Vecchioli, coordinatore dello studio, l’esperimento è stato condotto su cavie da laboratorio con deficit neuronali e comportamentali, e si è costatato che nel cervello adulto un esercizio fisico aerobico fatto in modo costante, come la corsa, blocca il processo d’invecchiamento e stimola una massiccia produzione di nuove cellule staminali nervose nel ippocampo, aumentando cosi le prestazioni mnemoniche. In sostanza quando si compie un’attività fisica di questo tipo, non solo s’inverte il processo di perdita di cellule staminali, ma si verifica un iper-proliferazione cellulare con un effetto duraturo nel tempo.
Una ricerca che apre nuove prospettive
Questo studio, può aprire nuovi scenari nello studio dei fenomeni degenerativi del sistema nervoso centrale. Questa scoperta ha dato le basi per ulteriori ricerche mirate ad aumentare la proliferazione delle staminali adulte nel ippocampo: i risultati potranno avere delle implicazioni molto importanti per la prevenzione dell’invecchiamento cerebrale. Il prossimo passo sarà verificare questi dati su malattie quali Alzheimer, Parkinson oppure su cavie con un pregresso evento ischemico che abbia provocato un’elevata mortalità neuronale: si potrà verificare se isolando e trapiantando le cellule staminali “iper-attivate” si possa raggiungere una adeguata rigenerazione delle zone del cervello danneggiate permettendo quindi ai soggetti di recuperare le facoltà perdute.
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