Sai che il bicarbonato ti aiuta a diventare più bella? Ingrediente da avere sempre in casa, si rivela estremamente utile in più campi, dalle pulizie ecologiche alla cura di sé. Ecco come sfruttare il bicarbonato per il tuo benessere quotidiano.
PEDILUVIO – A fine giornata i piedi sono gonfi e stanchi? Prepara una bacinella con acqua calda e versa qualche cucchiaio di bicarbonato. Nel pediluvio puoi aggiungere tè o qualche manciata di sale grosso, per sgonfiare e decongestionare, insieme a un ramo di lavanda o rosmarino. Massaggia calli e duroni con una manciata di bicarbonato e limone fresco, ammorbidirà la pelle. È possibile aggiungere qualche cucchiaio di bicarbonato anche nell'interno delle scarpe: lascia riposare, poi spazzola. Assorbirà i cattivi odori.
SCRUB – Quando la pelle appare grigia e spenta, è possibile rimediare con un trattamento fai da te in grado di illuminare l'epidermide eliminando le impurità. In una scodella versa il bicarbonato e aggiungi olio vegetale insieme al miele, alimento antibatterico prezioso per la rigenerazione cellulare. Massaggia lo scrub sulla pelle umida, direttamente sotto la doccia o nella vasca da bagno, poi immergiti e lascia che l'acqua dolcemente lavi la pelle.
CAPELLI PERFETTI – Nell'ultimo anno sono stati diversi diversi i blog da cui sono nati consigli per lavare i capelli in modo naturale, utilizzando esclusivamente acqua e bicarbonato. Se la pratica ti sembra estrema sappi che puoi utilizzare questo ingrediente anche per una maschera in grado di restituire lucentezza alla tua chioma. Mescola il bicarbonato con l'acqua e crea un impacco non troppo liquido, da massaggiare sul cuoio capelluto, poi risciacqua con acqua fredda e mezzo bicchiere di aceto di mele.
ANTI SUDORE – Se durante l'estate desideri evitare i cattivi odori, prima di uscire di casa tampona le ascelle con acqua e bicarbonato. Con il caldo spalmare la crema ti stressa? Prova a fare così: versa in una ciotola bicarbonato e yogurt, da massaggiare sulla pelle umida mentre sei sotto la doccia. Grazie al bicarbonato illuminerai l'epidermide, mentre lo yogurt la nutrirà senza bisogno di aggiungere altre creme o oli vegetali.
DENTI? – Puoi versare un cucchiaino di bicarbonato in un litro d'acqua oppure in una tisana alla malva, dal potere antinfiammatorio: il composto, da conservare in frigo per qualche giorno, rinfresca l'alito e può essere utilizzato come colluttorio. Il bicarbonato è fra gli ingredienti più utilizzati per sbiancare la dentatura. Attenzione, meglio evitare di spazzolare i denti con il bicarbonato: se desideri sbiancarli rivolgiti a uno studio dentistico di comprovata esperienza e affidabilità.
venerdì 29 aprile 2016
La dieta che ti fa bella a quarantʼanni
Le ricerche scientifiche lo confermano: mangiare frutta e verdura aumenta la felicità. Grazie ai vegetali si alzano i livelli di serotonina, evitiamo i picchi glicemici e la pelle appare più elastica e luminosa. La lezione degli anta? Impariamo a trattare con più amore il corpo e rispettarlo di più. Perché sentirsi bene con se stesse, a quarant'anni come a ogni età, e vivere la fisicità con armonia non è solo questione di conteggi calorici e cibi bio, bensì del nostro atteggiamento di fronte alla vita.
COLAZIONE DA REGINA – Punta sulla frutta. All'inizio della giornata è strategica perché aiuta a reidratare l'organismo dopo la perdita notturna di sali minerali e sveglia la mente grazie al potere delle vitamine. A colazione alterna il solito croissant con il pane, meglio se integrale, privo di grassi e sano, da assaporare con qualche goccia di miele, una marmellata fatta in casa oppure pomodoro fresco e un filo di olio, la colazione di un tempo. Semplice e nutriente.
I TUOI BISOGNI – Ami il caffè? L'importante è evitare l'abuso e non berlo mai a digiuno: meglio accompagnare l'espresso con un crostino, yogurt o pane con la marmellata. Ricco di bioflavonoidi e antiossidanti, il caffè stimola la corteccia celebrale e la diuresi. Impara a variare la tua dieta quotidiana, senza imposizioni ma con il piacere di scoprire nuovi sapori. Il segreto è trasformare l'affermazione “Oggi devo mangiare questo” in “Posso assaggiare qualcosa di diverso esperimentare una nuova abitudine”.
CON MODERAZIONE – L'alimentazione occidentale è caratterizzata da un alto consumo di carne. Se i nostri nonni e bisnonni lavoravano duramente nei campi, oggi stiamo seduti alla scrivania per un numero considerevole di ore. La dieta in uso fino a cinquant'anni fa era pressoché vegetariana: il rito del maiale si consumava una volta all'anno e nel resto del tempo un pezzo di carne nella zuppa costituiva il lusso dei giorni di festa. Ecco perché ridurre le porzioni e puntare sulla riscoperta di una cucina semplice, basata prevalentemente sul consumo di vegetali, può aiutare il benessere giorno dopo giorno.
QUESTIONE DI UMORE – Inizia la giornata con una tazza di tè verde, ricco di antiossidanti e in grado di contribuire alla corretta idratazione dell'organismo. Frullati e centrifugati, insieme alle macedonie di frutta fresca, costituiscono uno snack salutare e rinfrescante, con cui gratificare la tua voglia di bontà. Secondo le ricerche mangiare frutta e verdura stimola le endorfine e ha effetti positivi sul buon umore. Combina questi alimenti con un quadretto di cioccolato fondente, yogurt e frutta secca: mangiare ingredienti sani e naturali, privi di conservanti e poco manipolati andrà a beneficio della tua salute.... e della tua vitalità!
IL MENÙ – A pranzo hai poco tempo? Punta sulla semplicità: cereali integrali conditi con olio extravergine, erbe aromatiche e semi di papavero. In alternativa il pesce azzurro, tante verdure di stagione e un'insalata fresca da condire con pezzi di mela, avocado o mandorle. Per cena è possibile optare per un piatto a base di salmone grigliato o cotto al forno con succo di pompelmo, zuppe da gustare calde o fredde, insieme al piacere delle verdure di stagione, con l'aggiunta degli aromi coltivati direttamente sul davanzale di casa. Buon appetito!
COLAZIONE DA REGINA – Punta sulla frutta. All'inizio della giornata è strategica perché aiuta a reidratare l'organismo dopo la perdita notturna di sali minerali e sveglia la mente grazie al potere delle vitamine. A colazione alterna il solito croissant con il pane, meglio se integrale, privo di grassi e sano, da assaporare con qualche goccia di miele, una marmellata fatta in casa oppure pomodoro fresco e un filo di olio, la colazione di un tempo. Semplice e nutriente.
I TUOI BISOGNI – Ami il caffè? L'importante è evitare l'abuso e non berlo mai a digiuno: meglio accompagnare l'espresso con un crostino, yogurt o pane con la marmellata. Ricco di bioflavonoidi e antiossidanti, il caffè stimola la corteccia celebrale e la diuresi. Impara a variare la tua dieta quotidiana, senza imposizioni ma con il piacere di scoprire nuovi sapori. Il segreto è trasformare l'affermazione “Oggi devo mangiare questo” in “Posso assaggiare qualcosa di diverso esperimentare una nuova abitudine”.
CON MODERAZIONE – L'alimentazione occidentale è caratterizzata da un alto consumo di carne. Se i nostri nonni e bisnonni lavoravano duramente nei campi, oggi stiamo seduti alla scrivania per un numero considerevole di ore. La dieta in uso fino a cinquant'anni fa era pressoché vegetariana: il rito del maiale si consumava una volta all'anno e nel resto del tempo un pezzo di carne nella zuppa costituiva il lusso dei giorni di festa. Ecco perché ridurre le porzioni e puntare sulla riscoperta di una cucina semplice, basata prevalentemente sul consumo di vegetali, può aiutare il benessere giorno dopo giorno.
QUESTIONE DI UMORE – Inizia la giornata con una tazza di tè verde, ricco di antiossidanti e in grado di contribuire alla corretta idratazione dell'organismo. Frullati e centrifugati, insieme alle macedonie di frutta fresca, costituiscono uno snack salutare e rinfrescante, con cui gratificare la tua voglia di bontà. Secondo le ricerche mangiare frutta e verdura stimola le endorfine e ha effetti positivi sul buon umore. Combina questi alimenti con un quadretto di cioccolato fondente, yogurt e frutta secca: mangiare ingredienti sani e naturali, privi di conservanti e poco manipolati andrà a beneficio della tua salute.... e della tua vitalità!
IL MENÙ – A pranzo hai poco tempo? Punta sulla semplicità: cereali integrali conditi con olio extravergine, erbe aromatiche e semi di papavero. In alternativa il pesce azzurro, tante verdure di stagione e un'insalata fresca da condire con pezzi di mela, avocado o mandorle. Per cena è possibile optare per un piatto a base di salmone grigliato o cotto al forno con succo di pompelmo, zuppe da gustare calde o fredde, insieme al piacere delle verdure di stagione, con l'aggiunta degli aromi coltivati direttamente sul davanzale di casa. Buon appetito!
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Cinque ricette per disintossicare naturalmente il corpo
Arriva la bella stagione: i benefici della luce sono tanti, ma spesso può accadere di avvertire una spossatezza profonda insieme a un senso di pesantezza. Hai voglia di sentirti più leggera e avere una pelle luminosa? Ecco come ritrovare il tuo benessere e disintossicare il corpo con dolcezza grazie ai rimedi naturali.
MEDICINA CINESE – In primavera si alzano le temperature e il corpo attraversa un periodo di cambiamento. Secondo la medicina cinese l'organo a cui dobbiamo fare attenzione è il fegato, che questa antica tradizione vede in profonda connessione con la dimensione emotiva. Per aiutare la funzione depurativa porta in tavola le erbe amare. Il Mediterraneo in questa stagione offre cicoria, radicchio, rucola, tarassaco, borragine, bietole selvatiche, da cuocere al vapore e condire con un filo d'olio. Hai cucinato carciofi o asparagi? Salva un bicchiere dall'acqua di cottura e sorseggialo: è altamente detox.
TINTURE MADRI – La tintura madre è un concentrato delle virtù benefiche delle piante. Si acquista in erboristeria e va diluita in acqua. Fatti consigliare da un naturopata o un erborista esperto in modo da trovare quella più adatta a te. Le tinture madri aiutano il benessere della pelle e favoriscono la disintossicazione dell'organismo, migliorando le problematiche a livello digestivo. La bardana aiuta il lavoro del fegato e i casi di acne. Per drenare e sgonfiare ottima la tintura madre di betulla. Preziosa anche la pilosella, che combatte la ritenzione idrica e dona sollievo quando avvertiamo le gambe stanche e pesanti.
PUNTA SUI FIORI – Se rifuggi tè e tisane, forse è perché non hai ancora trovato le qualità in grado di solleticare il tuo gusto. Sperimenta miscele di fiori in grado di accendere la tua curiosità anche a livello olfattivo. Il tè… non è tutto uguale! Acquistando un buon prodotto avrai foglie a sufficienza per un mese o due, a prezzi più bassi e qualità più alta. Il tè previene l'invecchiamento precoce, stimola la depurazione e, sorseggiato lentamente durante la giornata, aiuta a combattere la fame nervosa oltre a rilassare la mente.
GOLDEN MILK – Si parla sempre di più dei benefici della curcuma: ecco come sfruttarla per una cura disintossicante. Per preparare il golden milk è necessario mettere a bollire cento grammi d'acqua, poi versare un quarto di cucchiaio di curcuma insieme a mezzo cucchiaino di pepe. Fai in modo che il composto acquisti una certa densità e conserva in frigo: ogni mattina, per quaranta giorni, mescola un quarto di cucchiaino in una tazza di latte vaccino o vegetale, aggiungi un cucchiaino di un olio alimentare a tua scelta e, a piacere, un cucchiaio di miele.
IL TUO DRINK – Via libera al acqua, idratante e purificante, meglio se naturale. Porta una bottiglietta sempre con te, ricordarsi di bere sarà più facile. Ricordati di sorseggiare lentamente e diminuire con le quantità nel corso della giornata. Per evitare problemi di ritenzione è preferibile bere molto durante la mattina e diminuire progressivamente, soprattutto dopo le 17. Prova il succo d'aloe. Altamente depurativo, combatte i radicali liberi e ha proprietà antiinfiammatorie, tanto da essere consigliato per migliorare il benessere del sistema digestivo dopo un periodo in cui si è fatto uso di medicinali. Bevuto alla mattina appena svegli, il succo d'aloe favorisce l'idratazione, aiuta la salute delle gengive e dona una sferzata di vitalità.
MEDICINA CINESE – In primavera si alzano le temperature e il corpo attraversa un periodo di cambiamento. Secondo la medicina cinese l'organo a cui dobbiamo fare attenzione è il fegato, che questa antica tradizione vede in profonda connessione con la dimensione emotiva. Per aiutare la funzione depurativa porta in tavola le erbe amare. Il Mediterraneo in questa stagione offre cicoria, radicchio, rucola, tarassaco, borragine, bietole selvatiche, da cuocere al vapore e condire con un filo d'olio. Hai cucinato carciofi o asparagi? Salva un bicchiere dall'acqua di cottura e sorseggialo: è altamente detox.
TINTURE MADRI – La tintura madre è un concentrato delle virtù benefiche delle piante. Si acquista in erboristeria e va diluita in acqua. Fatti consigliare da un naturopata o un erborista esperto in modo da trovare quella più adatta a te. Le tinture madri aiutano il benessere della pelle e favoriscono la disintossicazione dell'organismo, migliorando le problematiche a livello digestivo. La bardana aiuta il lavoro del fegato e i casi di acne. Per drenare e sgonfiare ottima la tintura madre di betulla. Preziosa anche la pilosella, che combatte la ritenzione idrica e dona sollievo quando avvertiamo le gambe stanche e pesanti.
PUNTA SUI FIORI – Se rifuggi tè e tisane, forse è perché non hai ancora trovato le qualità in grado di solleticare il tuo gusto. Sperimenta miscele di fiori in grado di accendere la tua curiosità anche a livello olfattivo. Il tè… non è tutto uguale! Acquistando un buon prodotto avrai foglie a sufficienza per un mese o due, a prezzi più bassi e qualità più alta. Il tè previene l'invecchiamento precoce, stimola la depurazione e, sorseggiato lentamente durante la giornata, aiuta a combattere la fame nervosa oltre a rilassare la mente.
GOLDEN MILK – Si parla sempre di più dei benefici della curcuma: ecco come sfruttarla per una cura disintossicante. Per preparare il golden milk è necessario mettere a bollire cento grammi d'acqua, poi versare un quarto di cucchiaio di curcuma insieme a mezzo cucchiaino di pepe. Fai in modo che il composto acquisti una certa densità e conserva in frigo: ogni mattina, per quaranta giorni, mescola un quarto di cucchiaino in una tazza di latte vaccino o vegetale, aggiungi un cucchiaino di un olio alimentare a tua scelta e, a piacere, un cucchiaio di miele.
IL TUO DRINK – Via libera al acqua, idratante e purificante, meglio se naturale. Porta una bottiglietta sempre con te, ricordarsi di bere sarà più facile. Ricordati di sorseggiare lentamente e diminuire con le quantità nel corso della giornata. Per evitare problemi di ritenzione è preferibile bere molto durante la mattina e diminuire progressivamente, soprattutto dopo le 17. Prova il succo d'aloe. Altamente depurativo, combatte i radicali liberi e ha proprietà antiinfiammatorie, tanto da essere consigliato per migliorare il benessere del sistema digestivo dopo un periodo in cui si è fatto uso di medicinali. Bevuto alla mattina appena svegli, il succo d'aloe favorisce l'idratazione, aiuta la salute delle gengive e dona una sferzata di vitalità.
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giovedì 28 aprile 2016
Così “scolpisci” la silhouette
Molte donne, pur avendo un girovita sottile e ben proporzionato,
tendono ad allargarsi nella fascia “mediana” collocata subito sotto i
fianchi, formando l’antipatica
culotte de cheval sotto i glutei e aumentando la circonferenza
delle cosce. Di conseguenza la silhouette si appesantisce dilatandosi
nella disarmonica forma “a pera”, conformazione più tipica e frequente
nella donna che assume la pillola anticoncezionale.
Quali sono le cause? Il problema dei depositi a glutei e cosce è correlato soprattutto a liquidi trattenuti e blocco della circolazione linfatica, con ristagno di tossine. Il rigonfiamento a livello locale può essere solo la prima fase di una condizione che, se non viene adeguatamente affrontata, può evolvere verso l’infiammazione e l’ingrassamento vero e proprio del tessuto sottocutaneo. Segui i nostri suggerimenti per una settimana e scopri quello che devi fare in 4 mosse.
Prima mossa: al risveglio tonifica i tessuti con le gocce di bacche e cereali
La mattina, appena sveglia, stempera in un bicchiere d’acqua un cucchiaino abbondante di polvere di orzo pregermogliato e 60 gocce di macerato glicerico di ribes nero: gli enzimi e le fibre dell’orzo, abbinati ai principi antinfiammatori del Ribes nigrum, ti garantiscono un naturale ed efficace “effetto lifting” su glutei e cosce molli.
Seconda mossa: a merenda migliora la circolazione linfatica col frullato di mirtilli
Per smuovere la linfa bloccata e purificarla, va benissimo il frullato di mirtilli e zenzero: oltre a essere diuretico e lassativo, questo drink (da gustare come spuntino anche 2 volte al giorno) è anche depurativo e rinfrescante. Inoltre, in virtù dei polifenoli dei mirtilli e della loro ben nota azione antiossidante, è protettivo dei capillari. Per prepararlo, metti nel bicchiere del frullatore 100 g di mirtilli lavati delicatamente, quindi unisci una presa di zenzero in polvere e mezzo bicchiere di latte di mandorle dolci. Aziona l’apparecchio per circa 40 secondi e bevi subito il preparato, meglio a merenda e sempre lontano dai pasti.
Terza mossa: fai il massaggio con gli oli anti cedimenti
Se hai i glutei e le cosce un po’ troppo “rilassati” è utile il massaggio locale con un mix di oli essenziali specifici: rosmarino, ginepro, limone, pompelmo e menta. L’unguento per il massaggio si prepara al momento diluendo in un cucchiaio di olio vegetale di sesamo o di vinaccioli due gocce di olio essenziale di rosmarino, due gocce di olio essenziale di ginepro e due gocce di olio essenziale di limone (o di pompelmo o di menta). Usa il mix per rapidi “impastamenti” su glutei e cosce, mattina e sera.
Quarta mossa: riduci la “culotte de cheval”
Una buona azione di stimolo locale sulla circolazione linfatica e sul microcircolo si ottiene con il linfodrenaggio associato all’uso di estratti glicolici, come quello di betulla: quindi, dopo il massaggio con gli oli di rosmarino, limone, ginepro, pompelmo e menta, ungi le mani con poche gocce di estratto glicolico di betulla e “pizzicotta” delicatamente glutei, sottoglutei e cosce.
A tavola non dimenticare che...
È bene preferire le proteine dei legumi (lenticchie, ceci, fave e fagioli di soia, da gustare stufati o in minestra) a quelle della carne, soprattutto suina e bovina, ricca di scorie, che sovraccaricano l’attività dei reni e favoriscono la ritenzione. Parsimonia anche con i formaggi stagionati che, essendo salati, obbligano il rene a un super lavoro. Meglio non consumarli più di 3 volte alla settimana. Al latte vaccino preferisci il latte vegetale (riso, miglio, soia) o quelli di capra o asina.
Il tuo piatto jolly
Tra la frutta, scegli le pere e gustale fresche in macedonia lontano dai pasti (2 al giorno), condite con succo di limone e un pizzico di cannella. Sono depurative e tonificanti.
Quali sono le cause? Il problema dei depositi a glutei e cosce è correlato soprattutto a liquidi trattenuti e blocco della circolazione linfatica, con ristagno di tossine. Il rigonfiamento a livello locale può essere solo la prima fase di una condizione che, se non viene adeguatamente affrontata, può evolvere verso l’infiammazione e l’ingrassamento vero e proprio del tessuto sottocutaneo. Segui i nostri suggerimenti per una settimana e scopri quello che devi fare in 4 mosse.
Prima mossa: al risveglio tonifica i tessuti con le gocce di bacche e cereali
La mattina, appena sveglia, stempera in un bicchiere d’acqua un cucchiaino abbondante di polvere di orzo pregermogliato e 60 gocce di macerato glicerico di ribes nero: gli enzimi e le fibre dell’orzo, abbinati ai principi antinfiammatori del Ribes nigrum, ti garantiscono un naturale ed efficace “effetto lifting” su glutei e cosce molli.
Seconda mossa: a merenda migliora la circolazione linfatica col frullato di mirtilli
Per smuovere la linfa bloccata e purificarla, va benissimo il frullato di mirtilli e zenzero: oltre a essere diuretico e lassativo, questo drink (da gustare come spuntino anche 2 volte al giorno) è anche depurativo e rinfrescante. Inoltre, in virtù dei polifenoli dei mirtilli e della loro ben nota azione antiossidante, è protettivo dei capillari. Per prepararlo, metti nel bicchiere del frullatore 100 g di mirtilli lavati delicatamente, quindi unisci una presa di zenzero in polvere e mezzo bicchiere di latte di mandorle dolci. Aziona l’apparecchio per circa 40 secondi e bevi subito il preparato, meglio a merenda e sempre lontano dai pasti.
Terza mossa: fai il massaggio con gli oli anti cedimenti
Se hai i glutei e le cosce un po’ troppo “rilassati” è utile il massaggio locale con un mix di oli essenziali specifici: rosmarino, ginepro, limone, pompelmo e menta. L’unguento per il massaggio si prepara al momento diluendo in un cucchiaio di olio vegetale di sesamo o di vinaccioli due gocce di olio essenziale di rosmarino, due gocce di olio essenziale di ginepro e due gocce di olio essenziale di limone (o di pompelmo o di menta). Usa il mix per rapidi “impastamenti” su glutei e cosce, mattina e sera.
Quarta mossa: riduci la “culotte de cheval”
Una buona azione di stimolo locale sulla circolazione linfatica e sul microcircolo si ottiene con il linfodrenaggio associato all’uso di estratti glicolici, come quello di betulla: quindi, dopo il massaggio con gli oli di rosmarino, limone, ginepro, pompelmo e menta, ungi le mani con poche gocce di estratto glicolico di betulla e “pizzicotta” delicatamente glutei, sottoglutei e cosce.
A tavola non dimenticare che...
È bene preferire le proteine dei legumi (lenticchie, ceci, fave e fagioli di soia, da gustare stufati o in minestra) a quelle della carne, soprattutto suina e bovina, ricca di scorie, che sovraccaricano l’attività dei reni e favoriscono la ritenzione. Parsimonia anche con i formaggi stagionati che, essendo salati, obbligano il rene a un super lavoro. Meglio non consumarli più di 3 volte alla settimana. Al latte vaccino preferisci il latte vegetale (riso, miglio, soia) o quelli di capra o asina.
Il tuo piatto jolly
Tra la frutta, scegli le pere e gustale fresche in macedonia lontano dai pasti (2 al giorno), condite con succo di limone e un pizzico di cannella. Sono depurative e tonificanti.
I 5 migliori allenamenti per arrivare in forma alla prova costume
La stagione calda è alle porte e la prova costume si avvicina: se vuoi
rimetterti in forma, ci sono alcune attività fisiche più adatte di
altre, soprattutto perché danno risultati in tempi relativamente brevi.
Scegli quella che preferisci e allenati almeno un paio di volte a
settimana.
1. TRX
Si tratta di particolari “corde” (che puoi acquistare a un prezzo contenuto - ne esistono di svariati marchi - anche nei grandi magazzini sportivi) da agganciare alle porte di casa oppure - adesso che è arrivata la bella stagione - al ramo di un albero al parco. L’allenamento in sospensione (o TRX, acronimo di Total Resistance eXercise), ideato dai Navy Seals, le forze speciali della Marina americana, è divertente e molto efficace: tonifica in poco tempo tutti i gruppi muscolari compresi gambe, glutei e soprattutto addominali, che vengono sollecitati qualunque sia l’esercizio che si sta eseguendo in quanto intervengono per mantenere la stabilità del corpo, impegnato a mantenere l’equilibrio in sospensione. In un’ora di TRX si possono bruciare circa 500 kcal. Per avere muscoli più forti ed elastici bastano 30 minuti di allenamento ripetuti due o tre volte a settimana.
2. Cross Fit
Ha preso piede dal 2000 su input di Greg Glassman e Lauren Jenai. E, contrariamente a quanto si creda, è assolutamente adatta a tutti in quanto il livello della lezione è personificabile. “Il CrossFit è per tutti, è assolutamente scalabile, cioè adattabile ad ogni persona e livello di allenamento” dice Sara Ventura, personal trainer e insegnante della disciplina a Milano. “Da me arrivano persone che partono da zero, così come atleti che gareggiano nelle discipline più disparate e scelgono di allenarsi con il CrossFit per migliorare le loro prestazioni. La lezione è suddivisa in una prima parte di riscaldamento, dove curo moltissimo la mobilità dei miei clienti, cosa fondamentale per ottenere miglioramenti anche di postura; una parte centrale più tecnica, dove si impara un movimento nuovo oppure si effettua un lavoro specifico di forza personalizzato; una parte finale costituita da uno o più work-out (composizione di esercizi), che si differenziano ogni volta per modalità e intensità”.
3. Piloxing
Rassodi i muscoli, bruci i grassi e, nello stesso tempo, allunghi i muscoli del tuo corpo: il Piloxing è una disciplina ideata nel 2008 da Viveca Jensen - una trainer nata e cresciuta in Svezia e poi trasferitasi negli Usa - e importata da poco tempo nel nostro Paese. Unisce la tonificazione del pilates, l’allenamento cardiovascolare della boxe e gli allungamenti della danza. È una pratica adatta a tutti e personalizzabile a seconda del livello e dei risultati che si vogliono ottenere.
In ogni lezione, infatti, le tre discipline possono essere mixate a piacimento: può prevalere il tempo dedicato alla danza, per cui la parte con gli esercizi di tonificazione e allungamento magari eseguiti sedute a terra a piedi scalzi o con le classiche calzette antiscivolo, o quella di boxe, quella più intensa. Ma non sottovalutare l’attività cosiddetta “a basso impatto”, cioè gli esercizi che reputi più “soft” come quelli che esegui sul tappetino.
4. Tabata
Viene chiamato anche Guerrilla cardio e fa parte del cosiddetto “Interval training”, una forma intensa di allenamento cardiovascolare anaerobico. A grandi linee, la teoria di base dice di alternare un lavoro intenso a uno “soft”, di recupero: dopo 5-10 minuti di riscaldamento, svolgi per 30” un esercizio che richiede uno sforzo impegnativo (salta la corda, sali le scale a ritmo veloce, fai uno scatto di corsa alla massima velocità), poi recupera per i successivi 30” (camminando o facendo un po’ di stretching); ripeti per 10 volte e termina con 10 minuti di defaticamento (movimenti lenti, allungamento).
5. Running
Last but not least, il sempreverde running: per iniziare a correre ti basta avere un paio di scarpe adatte. Se stai iniziando per la prima volta o è molto tempo che non ti alleni, alterna la corsa alla camminata (30 seconda di corsa, un minuto di camminata) per arrivare a circa 20 minuti di attività. Pratica due o tre volte alla settimana aumentando di volta in volta il tempo di allenamento di due minuti. L’obiettivo è quello di arrivare a correre per 50-60 minuti di seguito (ti spiegheremo come in uno dei prossimi post. Stay tuned!).
1. TRX
Si tratta di particolari “corde” (che puoi acquistare a un prezzo contenuto - ne esistono di svariati marchi - anche nei grandi magazzini sportivi) da agganciare alle porte di casa oppure - adesso che è arrivata la bella stagione - al ramo di un albero al parco. L’allenamento in sospensione (o TRX, acronimo di Total Resistance eXercise), ideato dai Navy Seals, le forze speciali della Marina americana, è divertente e molto efficace: tonifica in poco tempo tutti i gruppi muscolari compresi gambe, glutei e soprattutto addominali, che vengono sollecitati qualunque sia l’esercizio che si sta eseguendo in quanto intervengono per mantenere la stabilità del corpo, impegnato a mantenere l’equilibrio in sospensione. In un’ora di TRX si possono bruciare circa 500 kcal. Per avere muscoli più forti ed elastici bastano 30 minuti di allenamento ripetuti due o tre volte a settimana.
2. Cross Fit
Ha preso piede dal 2000 su input di Greg Glassman e Lauren Jenai. E, contrariamente a quanto si creda, è assolutamente adatta a tutti in quanto il livello della lezione è personificabile. “Il CrossFit è per tutti, è assolutamente scalabile, cioè adattabile ad ogni persona e livello di allenamento” dice Sara Ventura, personal trainer e insegnante della disciplina a Milano. “Da me arrivano persone che partono da zero, così come atleti che gareggiano nelle discipline più disparate e scelgono di allenarsi con il CrossFit per migliorare le loro prestazioni. La lezione è suddivisa in una prima parte di riscaldamento, dove curo moltissimo la mobilità dei miei clienti, cosa fondamentale per ottenere miglioramenti anche di postura; una parte centrale più tecnica, dove si impara un movimento nuovo oppure si effettua un lavoro specifico di forza personalizzato; una parte finale costituita da uno o più work-out (composizione di esercizi), che si differenziano ogni volta per modalità e intensità”.
3. Piloxing
Rassodi i muscoli, bruci i grassi e, nello stesso tempo, allunghi i muscoli del tuo corpo: il Piloxing è una disciplina ideata nel 2008 da Viveca Jensen - una trainer nata e cresciuta in Svezia e poi trasferitasi negli Usa - e importata da poco tempo nel nostro Paese. Unisce la tonificazione del pilates, l’allenamento cardiovascolare della boxe e gli allungamenti della danza. È una pratica adatta a tutti e personalizzabile a seconda del livello e dei risultati che si vogliono ottenere.
In ogni lezione, infatti, le tre discipline possono essere mixate a piacimento: può prevalere il tempo dedicato alla danza, per cui la parte con gli esercizi di tonificazione e allungamento magari eseguiti sedute a terra a piedi scalzi o con le classiche calzette antiscivolo, o quella di boxe, quella più intensa. Ma non sottovalutare l’attività cosiddetta “a basso impatto”, cioè gli esercizi che reputi più “soft” come quelli che esegui sul tappetino.
4. Tabata
Viene chiamato anche Guerrilla cardio e fa parte del cosiddetto “Interval training”, una forma intensa di allenamento cardiovascolare anaerobico. A grandi linee, la teoria di base dice di alternare un lavoro intenso a uno “soft”, di recupero: dopo 5-10 minuti di riscaldamento, svolgi per 30” un esercizio che richiede uno sforzo impegnativo (salta la corda, sali le scale a ritmo veloce, fai uno scatto di corsa alla massima velocità), poi recupera per i successivi 30” (camminando o facendo un po’ di stretching); ripeti per 10 volte e termina con 10 minuti di defaticamento (movimenti lenti, allungamento).
5. Running
Last but not least, il sempreverde running: per iniziare a correre ti basta avere un paio di scarpe adatte. Se stai iniziando per la prima volta o è molto tempo che non ti alleni, alterna la corsa alla camminata (30 seconda di corsa, un minuto di camminata) per arrivare a circa 20 minuti di attività. Pratica due o tre volte alla settimana aumentando di volta in volta il tempo di allenamento di due minuti. L’obiettivo è quello di arrivare a correre per 50-60 minuti di seguito (ti spiegheremo come in uno dei prossimi post. Stay tuned!).
martedì 26 aprile 2016
Con la curcuma elimini le scorie dei cenoni
L’olio essenziale di curcuma, aggiunto ai cibi o alle tisane, elimina le scorie depositate nel tubo digerente regolando la secrezione dei succhi gastrici
Cosa c’è di meglio, con l’arrivo del freddo, di una bella cioccolata calda a metà pomeriggio, magari con panna e una fetta di panettone o pandoro? O ritrovarsi in casa la sera con gli amici, tra uno spaghetto di mezzanotte e chiacchierate intorno al camino in compagnia di dolcetti, frutta secca e vin brûlé? E come resistere alle vetrine illuminate e decorate, che offrono leccornie invitanti e prelibatezze varie, vini speciali e superalcolici per non parlare dei pranzi familiari e delle feste di fine anno? Difficile, e infatti il più delle volte si capitola e a farne le spese come al solito è il nostro fegato, che manifesta il suo disappunto con fitte ammonitrici, coinvolgendo nel disordine anche stomaco e intestino.
Evita così le intossicazioni alimentari
Un rimedio per aiutare il fegato a smaltire gli stravizi decembrini ce lo fornisce l’olio essenziale di curcuma. Oltre a stimolare la produzione di enzimi e la secrezione di succhi gastrici, l’olio di curcuma aumenta la secrezione di sali biliari, indispensabili per la digestione dei grassi, ed è un eccellente rimedio contro i problemi causati dal sovraccarico epatico. In più, drena le tossine del tratto digestivo, e possiede una carica antibatterica che, secondo numerosi studi, riuscirebbe a contrastare anche le intossicazioni epatiche da salmonellosi.Usa la polvere di curcuma come condimento…
Per alleggerire fegato e stomaco durante le feste, abituati anche a usare la polvere di curcuma per insaporire carne, pesce, sughi e zuppe: ti fa assorbire meno grassi.
…E il suo olio nelle tisane: aiuterai il fegato
Per prevenire il sovraccarico epatico decembrino, per tutto il mese assumi, prima dei due pasti principali, una tazza di tisana di zenzero nella quale avrai versato una goccia di olio essenziale di curcuma per uso alimentare.
La dieta contro la cellulite e la ritenzione idrica
Acqua, ananas e sedano sono i tre alleati di chi vuole combattere cellulite e ritenzione idrica partendo dalla dieta.
Nella tua dieta contro la cellulite non può mancare...
Se la cellulite e la ritenzione idrica sono i tuoi problemi, la tua dieta deve essere molto ricca di liquidi: nell'arco della giornata devi bere più acqua, per arrivare a 1,5-2 litri al dì, meglio se lontano dai pasti. Inserisci nella dieta ananas fresco (diuretico), spremute d'arancia (ricche di vitamina C che migliora la microcircolazione) e abbondanti quantità di verdure di stagione. Per ottenere risultati ancora migliori dalla dieta, apri sempre i tuoi pasti con un gambo di sedano crudo a tocchetti, condito con un filo d'olio d'oliva extravergine e succo di limone.Adotta questa dieta per 2-3 giorni a settimana e in un mese vedrai la ritenzione idrica e la cellulite diminuire notevolmente. Per ottenere i migliori risultati dalla dieta, cammina per almeno 30 minuti ogni giorno.
La dieta anti-cellulite: il tuo menu!
- Colazione: 1 yogurt naturale intero, 1 caffè d'orzo in tazza grande, 4 biscotti di riso.
- Spuntino di metà mattina: 1 fetta di ananas fresco e una tisana di equiseto.
- Pranzo: un gambo di sedano condito con olio e succo di limone; 200 g di petto di pollo cotto in padella con abbondante cicorino in insalata; 70 g di pane integrale; una tisana di zenzero.
- Merenda: 1 fetta di ananas e una tisana di equiseto.
- Cena: un gambo di sedano condito con olio e succo di limone; 200 g di trota al cartoccio con abbondanti verdure e spiedini di patate; una tisana di zenzero.
Miele, da quello per la gola al ricostituente naturale. Scegli quello che fa per te
Il miele è un alimento ricchissimo di proprietà e apporta tantissimi benefici al nostro organismo. Eucalipto, Lavanda, castagno, e tanti altri: scopri le virtù dei diversi tipi di miele
Il miele vanta spiccate virtù nutrizionali. È un alimento unico al mondo, vero e proprio alleato della salute. Se si vogliono sfruttare al massimo i suoi benefici, è importante scegliere quello grezzo, naturale al 100%. Le sue proprietà medicinali sono numerose e spaziano da quelle antibiotiche, a quelle antinfiammatorie e sedative. Ma, a seconda del tipo di miele, si possono ottenere effetti differenti, adatti a ogni singolo caso. Ecco come scegliere quello più adatto a te.
Se soffri di tosse, scegli il miele di Eucalipto
Si sa, nei periodi invernali catarro e tosse sono molto diffusi, specie dopo un’influenza. Per ridurre il problema puoi utilizzare il miele di eucalipto, ma anche timo e abete, fortemente balsamici. Alcuni ricercatori della Tel Aviv University sono riusciti a dimostrare che un solo cucchiaino di miele, prima di andare a dormire, ha lo stesso effetto antitussivo di un vero e proprio farmaco.Soggetto a dermatiti? Prova con il miele di Lavanda e Manuka
Il miele di lavanda, applicato per uso topico, aiuta a lenire l’irritazione della pelle – specie in caso di dermatite atopica. Inoltre, evita complicazioni come le infezioni, grazie al suo effetto antibiotico. Il miele di Manuka possiede quantità di perossido di idrogeno – una sorta di antibiotico naturale – superiori agli altri.
Ti senti nervoso? Usa il miele d’Arancio
I fiori di Arancio, usati per la produzione del relativo miele, favoriscono il rilassamento. Prova questo rimedio dolce: un cucchiaino in mezza tazza di infuso di tiglio intiepidito. Tre volte al giorno.
Se soffri di anemia o sei in gravidanza, prova il Castagno
Il miele di castagno è uno dei più importanti ricostituenti naturali. Prova a prenderne tre cucchiaini al giorno, magari insieme al polline.
Contro il mal di testa e nevralgie, meglio quello di Girasole
Il miele di girasole è ottimo per contrastare le nevralgie e il mal di testa. Buon rimedio anche in caso di febbre e colesterolo alto.
In caso di dolori e cellulite, Erica e limone
Per contrastare i dolori, specie quelli reumatici, prendi ogni giorno tre cucchiaini di miele di Erica insieme a una tazzina di succo di limone. Ottimo rimedio anche in caso di cellulite.
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Tea tree oil: un olio essenziale portentoso, che si presta per vari utilizzi
Estratto dalle foglie di
Melaleuca alternifolia, una pianta che cresce spontanea in Australia chiamata “albero del the”,
il Tea Tree Oil è un olio essenziale molto balsamico, con efficaci proprietà disinfettanti. È un
antibiotico naturale e stimola il sistema immunitario. L’olio di Malaleuca viene usato principalmente come
cicatrizzante e
antisettico.
Utile per lenire piccole ferite e taglietti, o punture di insetti.
In questi casi, va usato per cauterizzare, imbevendo un batuffolo di
cotone con qualche goccia di questo portentoso olio essenziale. Ottimo
antimicotico e battericida, il Tea Tree Oil ha
proprietà antifungine e antivirali. Per esempio, in presenza di verruche
può essere applicato, con una o due gocce direttamente sulla parte
interessata oppure diluito in acqua per preparare pediluvi, insieme al
bicarbonato. L’olio di Malaleuca è utile anche per curare o prevenire
cistiti, vaginiti o candida, aggiungendo 20-30 gocce in acqua calda per i
lavaggi intimi.
Tea tree oil per l’igiene personale
Per la cura e l’igiene personale, l’olio di Malaleuca può essere disciolto in acqua (bastano poche gocce) e usato, al posto del collutorio, per fare gargarismi e risciacqui in caso di afte e gengive infiammate. In commercio esistono anche dentifrici a base di Tea Tree Oil. Mescolandone qualche goccia ai nostri doccia-schiuma e shampoo preferiti, si possono preparare prodotti utili per lenire irritazioni varie o combattere forfora. O semplicemente avere a disposizione un detergente con alto potere disinfettante. Per questo motivo, può essere usato anche come dopobarba, mescolato a olio di calendula che fa da base e poi usato tamponando il viso con un batuffolo di cotone. Allo stesso modo può essere usato per lenire e contrastare brufoli e acne, come pure herpes labialis. Il Tea Tree Oil è anche un ottimo deodorante, per la sudorazione.
Utile anche per la pulizia della casa
L’olio di Malaleuca è molto utile anche per la pulizia della casa. Infatti, può essere diluito nei profumatori d’ambiente, durante la stagione fredda, per alleviare e liberare le vie respiratorie in caso di raffreddori e bronchiti. Anche solo per depurare e rendere fresca l’aria delle stanze, durante tutto l’anno, come pure ottimo per tenere lontani gli insetti, soprattutto nei mesi estivi. Diluito in acqua, può essere spruzzato come disinfettante e antimuffa, su sanitari e superfici varie, dal piano doccia al lavabo della cucina, come anche vetri e specchi. Qualche goccia direttamente nel wc, dopo ogni utilizzo, inoltre, limita il proliferare di batteri e dona una fresca profumazione balsamica al bagno. L’olio di Malaleuca, può essere utilizzato anche per lavare i pavimenti (tranne il parquet), aggiunto in abbondante acqua.
Utile anche per disinfettare e sterilizzare il bucato e le stoviglie, mescolando qualche goccia ai detersivi usuali per potenziarne l’azione.
L’olio di Maleleuca in aromaterapia
In aromaterapia, il Tea Tree Oil ha valenza fortificante ed energizzante, con un valido effetto di riequilibrio su tutto il sistema mente-corpo. Per queste sue proprietà benefiche, l’olio di Malaleuca viene usato per massaggi terapeutici o anche per alleviare dolori e contratture muscolari. Questo olio essenziale ha una profumazione balsamica molto intensa, per cui è preferibile addolcirlo mescolandolo ad altri oli più delicati, come olio di mandorla dolce, o anche olio d’oliva. In generale, nel suo utilizzo, è bene fare attenzione a non ingerirlo e tenerlo lontano da occhi e zone altre zone delicate, poiché è leggermente caustico.
Dove trovarlo e come usarlo
L’olio di Malaleuca si trova in erboristeria e in farmacia, oppure nei negozi specializzati di prodotti naturali. Se possibile, è meglio scegliere un prodotto proveniente da coltivazioni biologiche. Il Tea Tree Oil viene venduto in boccettine di vetro scuro, per proteggerlo dalla luce, altrimenti perde le sue preziose proprietà. Per dosarlo meglio, le boccettine sono dotate di contagocce. È molto concentrato, per cui ne bastano poche gocce. Può essere usato puro al 100% oppure diluito in acqua o con un altro olio, a seconda degli utilizzi. Utile da tenere sempre con sé in borsetta per ogni evenienza.
Tea tree oil per l’igiene personale
Per la cura e l’igiene personale, l’olio di Malaleuca può essere disciolto in acqua (bastano poche gocce) e usato, al posto del collutorio, per fare gargarismi e risciacqui in caso di afte e gengive infiammate. In commercio esistono anche dentifrici a base di Tea Tree Oil. Mescolandone qualche goccia ai nostri doccia-schiuma e shampoo preferiti, si possono preparare prodotti utili per lenire irritazioni varie o combattere forfora. O semplicemente avere a disposizione un detergente con alto potere disinfettante. Per questo motivo, può essere usato anche come dopobarba, mescolato a olio di calendula che fa da base e poi usato tamponando il viso con un batuffolo di cotone. Allo stesso modo può essere usato per lenire e contrastare brufoli e acne, come pure herpes labialis. Il Tea Tree Oil è anche un ottimo deodorante, per la sudorazione.
Utile anche per la pulizia della casa
L’olio di Malaleuca è molto utile anche per la pulizia della casa. Infatti, può essere diluito nei profumatori d’ambiente, durante la stagione fredda, per alleviare e liberare le vie respiratorie in caso di raffreddori e bronchiti. Anche solo per depurare e rendere fresca l’aria delle stanze, durante tutto l’anno, come pure ottimo per tenere lontani gli insetti, soprattutto nei mesi estivi. Diluito in acqua, può essere spruzzato come disinfettante e antimuffa, su sanitari e superfici varie, dal piano doccia al lavabo della cucina, come anche vetri e specchi. Qualche goccia direttamente nel wc, dopo ogni utilizzo, inoltre, limita il proliferare di batteri e dona una fresca profumazione balsamica al bagno. L’olio di Malaleuca, può essere utilizzato anche per lavare i pavimenti (tranne il parquet), aggiunto in abbondante acqua.
Utile anche per disinfettare e sterilizzare il bucato e le stoviglie, mescolando qualche goccia ai detersivi usuali per potenziarne l’azione.
L’olio di Maleleuca in aromaterapia
In aromaterapia, il Tea Tree Oil ha valenza fortificante ed energizzante, con un valido effetto di riequilibrio su tutto il sistema mente-corpo. Per queste sue proprietà benefiche, l’olio di Malaleuca viene usato per massaggi terapeutici o anche per alleviare dolori e contratture muscolari. Questo olio essenziale ha una profumazione balsamica molto intensa, per cui è preferibile addolcirlo mescolandolo ad altri oli più delicati, come olio di mandorla dolce, o anche olio d’oliva. In generale, nel suo utilizzo, è bene fare attenzione a non ingerirlo e tenerlo lontano da occhi e zone altre zone delicate, poiché è leggermente caustico.
Dove trovarlo e come usarlo
L’olio di Malaleuca si trova in erboristeria e in farmacia, oppure nei negozi specializzati di prodotti naturali. Se possibile, è meglio scegliere un prodotto proveniente da coltivazioni biologiche. Il Tea Tree Oil viene venduto in boccettine di vetro scuro, per proteggerlo dalla luce, altrimenti perde le sue preziose proprietà. Per dosarlo meglio, le boccettine sono dotate di contagocce. È molto concentrato, per cui ne bastano poche gocce. Può essere usato puro al 100% oppure diluito in acqua o con un altro olio, a seconda degli utilizzi. Utile da tenere sempre con sé in borsetta per ogni evenienza.
Le virtù segrete del mango
Il mango è un frutto esotico ricco di antiossidanti che proteggono le mucose dei bronchi, tonificando pelle e respiro, ma anche i reni
È ricostituente, depurativo e antiage
Il mango è anche un frutto energizzante, poiché contiene, oltre alle vitamine, anche oligominerali: potassio, zolfo e magnesio, che aiutano a combattere la stanchezza. Per questo motivo è indicato come ricostituente in caso di convalescenza o di debolezza fisica. Ha anche proprietà leggermente lassative e diuretiche e per questo è un alimento adatto per chi ha problemi di stitichezza e di ritenzione idrica. Aiuta quindi a smaltire le ritenzioni e a purificare l’organismo.Gustalo a digiuno: lo assimili meglio
L’ideale in questo periodo è gustare il mango attraverso un frullato fresco e saporito da consumare fuori pasto (o come alternativa al pranzo). Sbuccia un mango e taglialo a pezzi, pela due kiwi (che apportano altra vitamina C) e tagliali a tocchetti, aggiungi uno yogurt e frulla tutto insieme fino a quando il composto è omogeneo.
Se soffri di tosse e catarro, usa il decotto con la buccia
In caso di infiammazioni ai bronchi e all’apparato respiratorio, durante l’estate è semplice ed efficace ricorrere all’aiuto del mango. Non solo consumandolo spesso fresco, ma anche sotto forma di decotto.
Come fare: Prendi la buccia di un mango (opportunamente lavata), tagliala a pezzi e falla bollire per 10 minuti in un litro di acqua. Filtra il decotto e lascialo intiepidire. Bevilo per una settimana, 2 tazze al giorno.
Combatte i radicali liberi e ha proprietà antitumorali
I benefici effetti del mango non si fermano alle sole vie respiratorie. Il frutto esotico contiene anche sostanze, come il betacarotene, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. Questi antiossidanti sono utili a evitare l’invecchiamento precoce delle cellule e dei tessuti. Non solo, uno studio pubblicato dalla rivista Cancer Letters ha dimostrato che alcuni componenti del mango, come l’acido gallico e la mangiferina, avrebbero proprietà anti tumorali. Alcuni esperimenti hanno dimostrato la loro efficacia nella cura di malati di cancro al pancreas.
Crudo fa bene: la dieta raw-food, per un concentrato di vitalità ed energia
Aggiungendo frutta e verdura cruda alla nostra dieta facciamo il pieno di proprietà nutritive, fibre ed enzimi che fanno benissimo al nostro apparato digerente
Il crudismo è un’abitudine alimentare per cui si consumano solo cibi vegetali crudi. Una scelta sana nell’ottica di avere una salute perfetta e un corpo snello. Può essere una decisione “drastica” oppure un periodo di detox. In ogni caso, quale che sia la motivazione, è sempre bene consumare quotidianamente alimenti di origine vegetale crudi. I benefici di introdurre nella dieta di tutti i giorni cibi non cotti sono svariati.Innanzitutto, aumenta l’energia vitale, grazie all’apporto di vitamine e minerali essenziali, contenuti in frutta e verdura fresca, germogli, semi oleosi (sesamo, zucca, girasole etc.), frutta secca (noci, mandorle etc.) e disidratata (datteri, albicocche, prugne etc.). I cibi crudi, inoltre, apportano enzimi naturali che aiutano la digestione. Essendo alimenti nel loro stato naturale, sono “vivi” e forniscono al nostro organismo una notevole quantità di energia, contribuendo a farci sentire molto più vitali e anche migliorando l’umore. Mangiare cibi crudi per noi è normale, poiché l’uomo ha introdotto la cottura solo in tempi relativamente “moderni” rispetto alla scala del tempo nell’evoluzione umana. Il nostro apparato digerente, quindi, è ancora concepito per consumare alimenti crudi e non trasformati. Purtroppo però ci siamo disabituati.
È molto importante, quindi, assumere a ogni pasto anche solo un pezzetto di verdura o frutta cruda, preferibilmente come antipasto e non condita, per stimolare gli enzimi digestivi. In alternativa, bere un centrifugato, ottimo da consumare anche al posto dello spuntino nel corso della giornata. A colazione, va benissimo un frullato. Grazie a queste sane abitudini si può avere un naturale controllo dell'appetito senza incorrere in “crisi di fame”. Così facendo si introducono nel nostro organismo vitamine e oligoelementi (metalli essenziali), tutte sostanze alcaline con proprietà antinfiammatorie, che ci permettono di prevenire le malattie e sono utili in caso di convalescenza e recupero da patologie (anche gravi come alcuni tumori).
Assumere cibi crudi migliora la nostra salute in generale. Frutta, verdura, germogli e semi oleosi, oltre a contenere importanti vitamine e sali minerali, sono ricchi di fibre e hanno un basso contenuto di calorie. Per questo sono molto utili per disintossicare l’organismo e ci permettono di dimagrire in modo naturale, raggiungendo il nostro peso-forma, sintomo di buona salute. I cibi vivi contribuiscono a mantenere il buon funzionamento dei vari organi del corpo. In particolare aiutano l’apparato digerente, sostengono il sistema cardio-vascolare (abbassando i livelli di colesterolo e glucosio) e rinforzano le difese immunitarie. Inoltre, l’apporto di minerali essenziali, migliora la qualità delle ossa.
Frutta e verdura freschi, inoltre, sono fondamentali per
l’idratazione del corpo e hanno un elevato potere rinfrescante,
soprattutto nei mesi caldi.
Per abituarci a inserire sempre più cibi crudi nella nostra dieta, possiamo iniziare in modo graduale, aggiungendo a pranzo o cena un’insalata oppure sgranocchiando un pezzo di carota o un gambo di sedano prima di accomodarsi a tavola. Anche per riabituare il nostro apparato digerente a consumare cibi molto ricchi di fibre. Fino ad arrivare ad avere sempre con noi un frutto o un ortaggio fresco (ottimo è il finocchio), come spezza-fame e snack. In generale, è preferibile scegliere frutta e verdura fresca e proveniente da coltivazione biologica. In ogni caso, prima del consumo, è bene lavarli accuratamente con acqua e bicarbonato, per eliminare impurità ed eventuali residui di pesticidi (in caso di alimenti non-biologici).
Per abituarci a inserire sempre più cibi crudi nella nostra dieta, possiamo iniziare in modo graduale, aggiungendo a pranzo o cena un’insalata oppure sgranocchiando un pezzo di carota o un gambo di sedano prima di accomodarsi a tavola. Anche per riabituare il nostro apparato digerente a consumare cibi molto ricchi di fibre. Fino ad arrivare ad avere sempre con noi un frutto o un ortaggio fresco (ottimo è il finocchio), come spezza-fame e snack. In generale, è preferibile scegliere frutta e verdura fresca e proveniente da coltivazione biologica. In ogni caso, prima del consumo, è bene lavarli accuratamente con acqua e bicarbonato, per eliminare impurità ed eventuali residui di pesticidi (in caso di alimenti non-biologici).
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I mille usi del bicarbonato
Il bicarbonato è un ingrediente estremamente versatile, utile nella pulizia della casa e l'igiene personale, ma anche per il nostro benessere
Il bicarbonato per la pulizia della casa
L’utilizzo più ordinario del bicarbonato di sodio è per la pulizia della casa. Nel detergere i materiali più delicati senza rovinarli o graffiarli. Dal piano cucina, alle ceramiche del bagno. Per sgrassare, disinfettare e lucidare. Semplicemente mescolando la giusta quantità di bicarbonato, in una tazza d’acqua, fino a ottenere un impasto cremoso. Se si aggiunge anche il limone, poi, si ottengono superfici ancora più lucenti, soprattutto se si tratta di alluminio. Con l’aceto di mele, invece, il calcare sparisce. Il bicarbonato si può usare anche per pulire tappeti e divani, termosifoni e tendaggi, materassi e cuscini, rimuovendo muffe e funghi. Inoltre, inibisce lo sviluppo di acari della polvere, che sono causa di allergie. Efficacissimo anche per pulire a fondo vetri e specchi, senza lasciare aloni o graffi.Il bicarbonato per fare il bucato
Ottimo per il bucato, sia a mano sia in lavatrice. Aggiungere un cucchiaio di bicarbonato al detersivo liquido, ne potenzia l’azione. Ma non solo, lascia il bucato fresco e neutralizza gli odori, eliminando anche quelli più persistenti, soprattutto nelle fibre sintetiche. Attenzione a non usarlo con lana e seta, che altrimenti si rovinano. Il bicarbonato può essere usato anche come anticalcare e per pulire a fondo la lavatrice. Almeno una volta al mese, eseguire a un lavaggio a vuoto, versando mezza tazza di bicarbonato nella vaschetta del detersivo. Grazie alle sue proprietà anti-odore, messo nel contenitore della biancheria sporca, previene la formazione di cattivi odori.
Il bicarbonato per l’igiene del corpo
Il bicarbonato è utilissimo anche nell’igiene personale e per il benessere della persona. Immergersi nella vasca per un bagno rilassante, aiuta ad allontanare stanchezza e stress. Per rigenerarsi dopo una giornata intensa o semplicemente per una pausa di relax. Aggiungendo mezza tazza di bicarbonato l’acqua si addolcisce, lasciando la pelle morbida e vellutata, senza che si secchi. Se abbiamo passato tante ore in piedi, o anche solo per rilassare le gambe, ottimo è un pediluvio utile anche contro il gonfiore.
Per la pedicure si possono strofinare i piedi impastando acqua e bicarbonato, per eliminare la pelle morta e avere piedi morbidi. Il bicarbonato è ottimo anche contro la dermatite. Per cui è utilissimo se aggiunto allo shampo, nel contrastare e lenire le irritazioni cutanee. Inoltre, così facendo si rimuovono, oltre che allo sporco e al calcare dell’acqua, i residui di gel o lacche. I capelli risultano morbidi e pettinabili. Anche pettini e spazzole possono essere ripuliti, lasciandoli in una bacinella con del bicarbonato per mezz’ora e poi risciacquati.
Per un suffumigi o per sbiancare i denti
Uno dei classici rimedi della nonna tutto al naturale ha come protagonista il bicarbonato. Si tratta dei suffumigi per liberare il naso e guarire dal raffreddore. Aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato a una pentola di acqua bollente, si aiuta a decongestionare le vie respiratorie e ad alleviare la mucosa nasale irritata. Respirando con il naso i vapori e tenendo la testa sotto un asciugamano per impedire che si disperdano troppo velocemente. Bastano anche solo 10 minuti per sentirsi subito meglio. Allo stesso modo, il bicarbonato è utile per curare le malattie da raffreddamento e il mal di gola, facendo dei gargarismi. Per le sue proprietà antisettiche, si può preparare un collutorio fai-da-te per mantenere l’alito fresco. Oppure aggiunto al dentifricio ha un naturale effetto sbiancante sui denti.
Il bicarbonato alcalinizza il corpo
Il suo utilizzo per il benessere dell’organismo, è attribuibile al suo potere alcalinizzante. Il bicarbonato, infatti, è molto usato anche come anti-acido. Un cucchiaino sciolto in mezzo bicchiere di acqua, aiuta subito ad attenuare i sintomi del reflusso gastrico e lenire i disturbi al momento. Ha un gusto poco gradevole tra l’amaro e l’acido, ma ne vale la pena. Il bicarbonato, aiuta anche a evitare un eccesso di acidità nel nostro organismo, portandolo verso un ph alcalino. In tal modo, si allontana il rischio di malattie infiammatorie. In questi casi, va assunto preferibilmente a stomaco vuoto al mattino. Inoltre, è utile anche contro la formazione di calcoli renali e per curare cistiti. Attenzione a non abusarne, utilizzandolo in quantità moderate, o comunque assumendolo solo per un breve periodo, dato che si tratta di un sale. Controindicato a chi soffre di pressione alta, alle donne in gravidanza e che allattano e ai bambini.
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lunedì 25 aprile 2016
Fast food, i contenitori in plastica potrebbero essere nocivi per la salute
Oltre a non essere di per sè salutare, il cibo dei fast food
potrebbe avere anche un'altra controindicazione: esporrebbe più di altri
agli ftalati, sostanze chimiche che vengono aggiunte alla plastica e
che secondo alcune ricerche possono avere degli effetti dannosi sulla
salute delle persone. L'allarme arriva da uno studio condotto dalla
George Washington University su quasi 9mila persone dal quale è emerso
che in coloro che hanno consumato cibo dai fast food i livelli di
ftalati sono risultati del 40% più alti. «I risultati ottenuti destano
preoccupazione», spiega uno degli autori della ricerca pubblicata su
Environmental Health Perspectives, perchè «gli ftalati sono stati
collegati a diversi e seri problemi per la salute, nei bambini e negli
adulti».
Queste sostanze appartengono a un insieme di composti chimici industriali utilizzati anche nei materiali per l'imballaggio e il confezionamento dei cibi, anche quelli normalmente impiegati per la produzione nei fast food. Studi precedenti, sottolineano gli scienziati americani, indicano che queste sostanze dalle confezioni possono contaminare anche cibi fortemente processati. I ricercatori hanno sottoposto quasi 9 mila americani a un questionario sul consumo di cibo nelle 24 ore precedenti al prelievo di un campione di urina da testare. Le analisi hanno poi evidenziato che i livelli di ftalati erano più alti proprio nei campioni appartenenti a persone che avevano dichiarato di aver mangiato nei fast food. A contribuire all'esposizione a queste sostanze chimiche in particolar modo la presenza di grano e carne.
Queste sostanze appartengono a un insieme di composti chimici industriali utilizzati anche nei materiali per l'imballaggio e il confezionamento dei cibi, anche quelli normalmente impiegati per la produzione nei fast food. Studi precedenti, sottolineano gli scienziati americani, indicano che queste sostanze dalle confezioni possono contaminare anche cibi fortemente processati. I ricercatori hanno sottoposto quasi 9 mila americani a un questionario sul consumo di cibo nelle 24 ore precedenti al prelievo di un campione di urina da testare. Le analisi hanno poi evidenziato che i livelli di ftalati erano più alti proprio nei campioni appartenenti a persone che avevano dichiarato di aver mangiato nei fast food. A contribuire all'esposizione a queste sostanze chimiche in particolar modo la presenza di grano e carne.
venerdì 22 aprile 2016
Colon irritabile, un problema di autostima
Nonostante i grandi progressi della medicina, ci sono ancora molti
disturbi non gravi ma fastidiosi che non riescono a essere domati né da
farmaci, né da rimedi alternativi. Tra questi spicca la sindrome del
colon irritabile, caratterizzata da un’ipersensibilità dell’intestino
crasso - il colon appunto - che determina un’alternanza di stitichezza e
di improvvise scariche diarroiche e dolori addominali, con una
prevalenza di questa seconda manifestazione.
La medicina ufficiale non aiuta
Si tratta di una strana patologia, quella del colon irritabile: gli esami del sangue risultano nella norma, così come eventuali esami strumentali (colonscopia ed ecografi a addominale), eppure i sintomi ci sono e sono così imponenti da condizionare in modo molto negativo la vita quotidiana. I sintomi colitici, infatti, arrivano in modo imprevedibile e imperioso, costringendo la persona a vere e proprie “fughe” precipitose alla toilette. Chi soffre di questo problema è costretto perciò a evitare diverse situazioni sociali oppure, se non può evitarle, vi si sottopone con ansia, il che aumenta ancor di più la possibilità della temuta scarica intestinale.
Il corpo parla attraverso il colon irritabile
L’irritabilità intestinale mette sempre in imbarazzo chi ne soffre e lo costringe a ridurre il proprio campo d’azione, inducendo frequenti stati d’ansia e una frustrazione che può sfociare in atteggiamenti depressivi. Anche se i farmaci, sia quelli convenzionali, sia quelli alternativi, spesso funzionano poco, il problema del colon irritabile è risolvibile, ma bisogna cambiare approccio. Non basta dire che la causa è lo stress: bisogna ascoltare cosa il nostro corpo vuole segnalare con un disturbo che arriva all’improvviso e poi svanisce, e lo fa più e più volte. Partiamo da un collegamento che i medici esperti in psicosomatica fanno spesso, quello tra intestino e cervello: non solo l’intestino contiene una gran quantità di neurotrasmettitori simili a quelli cerebrali, ma anche a livello funzionale svolge anch’esso funzioni di elaborazione. Sappiamo inoltre che i due organi sono in intimo contatto tra loro, attraverso il sistema nervoso. Quel che ci accade nella vita viene elaborato a entrambi i livelli e che se il livello “alto” non riesce ad affrontare del tutto un problema, quello “basso” gli viene in soccorso, ovviamente a modo suo, con il suo linguaggio biologico.
Alla base c’è una grande insicurezza psicologica
In quest’ottica - che ha prove scientifiche e psicologiche molto solide - la spiccata alternanza di comportamento intestinale equivale a un’alternanza di atteggiamento mentale e psichico: apertura e chiusura, dare e trattenere, esprimere e aspettare, affermarsi e tirarsi indietro, agire e non agire, legittimare i propri bisogni e negarli, arrabbiarsi e nascondere la rabbia. L’alternanza esprime una specie di “grande dubbio” riguardo alla possibilità di mostrarsi per come si è oppure no, a causa di una radicale paura di non essere accettati e quindi di una grande insicurezza. In breve: è un problema di autostima. Chi soffre di colon irritabile sta attraversando una fase di profonda incertezza, non su qualcosa di specifico, ma sul proprio valore, sulla propria identità: “Chi sono? Che cosa voglio davvero? È questa la mia vita? Posso esprimere i miei veri bisogni e desideri”». Solo che, non essendone abbastanza consapevole, non riesce ad affrontare concretamente, dentro di sé, il problema.
Va ritrovato un baricentro stabile
L’irritabilità dell’intestino (al freddo, ai cibi, agli stati d’animo) è espressione di questa insicurezza: in parte manifesta la rabbia per il non riuscire a trovare un atteggiamento stabile e risultati costanti, in parte segnala l’ipersensibilità tipica di chi si fa influenzare da situazioni e giudizi di ogni tipo. E l’ondeggiamento da un sintomo all’altro (dalla stipsi alla diarrea) esprime la ricerca continua e automatica, poiché inconsapevole, di un baricentro sicuro che permetta di affrontare le cose. La soluzione vera per il colon irritabile passa dunque dalla psiche. Ognuno può scegliere quale sia il percorso più adatto: un lavoro psicologico, un potenziamento delle risorse mentali, un migliore contatto col proprio corpo. Quel che conta è considerare che un sintomo così materico, viscerale e violento, riguarda in realtà una delle parti più raffinate e invisibili, ma fondamentali, della nostra persona: la fiducia, la stima, il senso di noi stessi. Il sintomo ci chiede di farli crescere.
Come si supera il colon irritabile
Se la sindrome del colon irritabile rivela dunque una difficoltà “esistenziale” a elaborare e far maturare il mondo interiore fino a dargli forma, un valido contributo al superamento del problema risiede proprio nel ricominciare a “dare forma”: all’identità, alle emozioni, alla creatività, al lavoro psichico, alle energie. Non una forma qualunque, ovviamente, ma una che sia “la propria”. Ognuno di noi ha bisogno di tradurre in immagini, in fatti concreti, in un nuovo ordine, in attività definite, quel che è e quel che ha dentro di sé.
È davvero un bisogno primario della psiche: assecondarlo aiuterà, grazie all’analogia tra cervello e intestino, a regolamentare meglio il bisogno primario organico che si esprime con le feci.
Tratta meglio il tuo corpo
La fiducia di base in se stessi passa dal sentire il corpo, dal percepirlo come salda base su cui poggia tutto il proprio essere, e non come strumento usa e getta cui si rivolgono poche attenzioni. Perciò possono essere utili tutte le pratiche che agiscono in questo senso, dai vari tipi di massaggio alle diverse tecniche corporee, fino a sport di disciplina come il karate. L’importante è che sia tu a sceglierle, e non altri, sulla base dell’affinità che senti con esse.
Di cosa hai davvero bisogno?
Di fatto il colon irritabile, sia simbolicamente sia concretamente, continua a ricordare a chi ne soffre che ci sono dei “bisogni primari” di cui occuparsi con urgenza, cosa che evidentemente non sta facendo. Individua quali sono le tue vere, profonde esigenze interiori e i tuoi desideri, e inizia a dichiararli e a perseguirli man mano, così da rendere inutile questa continua segnalazione da parte dell’intestino.
Via i sensi di colpa
L’ipersensibilità intestinale spesso è lo specchio di un’ipersensibilità alle critiche di chi ci sta attorno. E può essere vinta soltanto riequilibrando le relazioni. Non metterti in passiva e paurosa ricezione dei giudizi altrui: se li temi è perché tu per primo non dai legittimità ai tuoi bisogni, ai “sì” e ai “no” che ti vengono da dentro, magari li censuri e li elimini prima che vedano la luce. È ora di dare più spazio alle tue tendenze, senza inutili sensi di colpa. Non avere paura di te stesso e non avrai paura degli altri.
La medicina ufficiale non aiuta
Si tratta di una strana patologia, quella del colon irritabile: gli esami del sangue risultano nella norma, così come eventuali esami strumentali (colonscopia ed ecografi a addominale), eppure i sintomi ci sono e sono così imponenti da condizionare in modo molto negativo la vita quotidiana. I sintomi colitici, infatti, arrivano in modo imprevedibile e imperioso, costringendo la persona a vere e proprie “fughe” precipitose alla toilette. Chi soffre di questo problema è costretto perciò a evitare diverse situazioni sociali oppure, se non può evitarle, vi si sottopone con ansia, il che aumenta ancor di più la possibilità della temuta scarica intestinale.
Il corpo parla attraverso il colon irritabile
L’irritabilità intestinale mette sempre in imbarazzo chi ne soffre e lo costringe a ridurre il proprio campo d’azione, inducendo frequenti stati d’ansia e una frustrazione che può sfociare in atteggiamenti depressivi. Anche se i farmaci, sia quelli convenzionali, sia quelli alternativi, spesso funzionano poco, il problema del colon irritabile è risolvibile, ma bisogna cambiare approccio. Non basta dire che la causa è lo stress: bisogna ascoltare cosa il nostro corpo vuole segnalare con un disturbo che arriva all’improvviso e poi svanisce, e lo fa più e più volte. Partiamo da un collegamento che i medici esperti in psicosomatica fanno spesso, quello tra intestino e cervello: non solo l’intestino contiene una gran quantità di neurotrasmettitori simili a quelli cerebrali, ma anche a livello funzionale svolge anch’esso funzioni di elaborazione. Sappiamo inoltre che i due organi sono in intimo contatto tra loro, attraverso il sistema nervoso. Quel che ci accade nella vita viene elaborato a entrambi i livelli e che se il livello “alto” non riesce ad affrontare del tutto un problema, quello “basso” gli viene in soccorso, ovviamente a modo suo, con il suo linguaggio biologico.
Alla base c’è una grande insicurezza psicologica
In quest’ottica - che ha prove scientifiche e psicologiche molto solide - la spiccata alternanza di comportamento intestinale equivale a un’alternanza di atteggiamento mentale e psichico: apertura e chiusura, dare e trattenere, esprimere e aspettare, affermarsi e tirarsi indietro, agire e non agire, legittimare i propri bisogni e negarli, arrabbiarsi e nascondere la rabbia. L’alternanza esprime una specie di “grande dubbio” riguardo alla possibilità di mostrarsi per come si è oppure no, a causa di una radicale paura di non essere accettati e quindi di una grande insicurezza. In breve: è un problema di autostima. Chi soffre di colon irritabile sta attraversando una fase di profonda incertezza, non su qualcosa di specifico, ma sul proprio valore, sulla propria identità: “Chi sono? Che cosa voglio davvero? È questa la mia vita? Posso esprimere i miei veri bisogni e desideri”». Solo che, non essendone abbastanza consapevole, non riesce ad affrontare concretamente, dentro di sé, il problema.
Va ritrovato un baricentro stabile
L’irritabilità dell’intestino (al freddo, ai cibi, agli stati d’animo) è espressione di questa insicurezza: in parte manifesta la rabbia per il non riuscire a trovare un atteggiamento stabile e risultati costanti, in parte segnala l’ipersensibilità tipica di chi si fa influenzare da situazioni e giudizi di ogni tipo. E l’ondeggiamento da un sintomo all’altro (dalla stipsi alla diarrea) esprime la ricerca continua e automatica, poiché inconsapevole, di un baricentro sicuro che permetta di affrontare le cose. La soluzione vera per il colon irritabile passa dunque dalla psiche. Ognuno può scegliere quale sia il percorso più adatto: un lavoro psicologico, un potenziamento delle risorse mentali, un migliore contatto col proprio corpo. Quel che conta è considerare che un sintomo così materico, viscerale e violento, riguarda in realtà una delle parti più raffinate e invisibili, ma fondamentali, della nostra persona: la fiducia, la stima, il senso di noi stessi. Il sintomo ci chiede di farli crescere.
Come si supera il colon irritabile
Se la sindrome del colon irritabile rivela dunque una difficoltà “esistenziale” a elaborare e far maturare il mondo interiore fino a dargli forma, un valido contributo al superamento del problema risiede proprio nel ricominciare a “dare forma”: all’identità, alle emozioni, alla creatività, al lavoro psichico, alle energie. Non una forma qualunque, ovviamente, ma una che sia “la propria”. Ognuno di noi ha bisogno di tradurre in immagini, in fatti concreti, in un nuovo ordine, in attività definite, quel che è e quel che ha dentro di sé.
È davvero un bisogno primario della psiche: assecondarlo aiuterà, grazie all’analogia tra cervello e intestino, a regolamentare meglio il bisogno primario organico che si esprime con le feci.
Tratta meglio il tuo corpo
La fiducia di base in se stessi passa dal sentire il corpo, dal percepirlo come salda base su cui poggia tutto il proprio essere, e non come strumento usa e getta cui si rivolgono poche attenzioni. Perciò possono essere utili tutte le pratiche che agiscono in questo senso, dai vari tipi di massaggio alle diverse tecniche corporee, fino a sport di disciplina come il karate. L’importante è che sia tu a sceglierle, e non altri, sulla base dell’affinità che senti con esse.
Di cosa hai davvero bisogno?
Di fatto il colon irritabile, sia simbolicamente sia concretamente, continua a ricordare a chi ne soffre che ci sono dei “bisogni primari” di cui occuparsi con urgenza, cosa che evidentemente non sta facendo. Individua quali sono le tue vere, profonde esigenze interiori e i tuoi desideri, e inizia a dichiararli e a perseguirli man mano, così da rendere inutile questa continua segnalazione da parte dell’intestino.
Via i sensi di colpa
L’ipersensibilità intestinale spesso è lo specchio di un’ipersensibilità alle critiche di chi ci sta attorno. E può essere vinta soltanto riequilibrando le relazioni. Non metterti in passiva e paurosa ricezione dei giudizi altrui: se li temi è perché tu per primo non dai legittimità ai tuoi bisogni, ai “sì” e ai “no” che ti vengono da dentro, magari li censuri e li elimini prima che vedano la luce. È ora di dare più spazio alle tue tendenze, senza inutili sensi di colpa. Non avere paura di te stesso e non avrai paura degli altri.
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